Stiamo seduti ingobbiti su una tastiera o chini sullo schermo di uno smartphone per ore e non ce ne accorgiamo nemmeno.
Secondo il corrispondente di , i nostri corpi sembrano piegarsi a metà come se si stessero abituando a questa posizione innaturale.
Nel frattempo, la postura non è solo un’estetica delle “spalle indietro”, ma il fondamento della salute, che impercettibilmente smantelliamo mattone dopo mattone. Lo slouching non è un’immagine statica, ma un processo dinamico che modifica lentamente la geometria dell’intero corpo.
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Il torace viene compresso, limitando lo spazio per i polmoni, e la testa, spostata in avanti, crea un’incredibile tensione sul collo. Gradualmente diventa un’abitudine e diventa scomodo stare in piedi.
Le conseguenze si accumulano furtivamente, dal dolore cronico alla schiena e al collo alla cefalea tensiva. La respirazione diventa superficiale, il che significa che il cervello e i tessuti ricevono meno ossigeno.
Il corpo è un sistema di compensazione e cercherà di adattarsi ridistribuendo il carico. Questo porta a uno stiramento eccessivo di alcuni muscoli e all’atrofia di altri, l’equilibrio è disturbato. Possono verificarsi strani intorpidimenti alle mani, vertigini o addirittura problemi digestivi dovuti alla compressione degli organi.
Per risolvere la situazione non basta rimproverarsi una volta all’ora. È inutile.
Ciò che serve non è la forza di volontà, ma il rafforzamento costante del corsetto muscolare e la formazione di nuove abitudini. La chinesiologa Maria Volkova consiglia di non sforzarsi di ottenere una schiena dritta innaturale, ma di cercare una posizione neutra e confortevole della colonna vertebrale.
Iniziate organizzando la vostra postazione di lavoro: monitor all’altezza degli occhi, piedi ben saldi sul pavimento. Ogni 45 minuti, alzatevi e camminate semplicemente per due minuti, permettendo alla colonna vertebrale di scaricarsi.
Introducete nella vostra vita un movimento più vario: nuoto, yoga, semplici appese alla sbarra. Per me il nuoto a rana è stato un punto di svolta.
Ricordate che la postura perfetta è quella che cambia. Una schiena rigida, tesa ed eretta è altrettanto dannosa di una schiena dinoccolata. Il corpo è progettato per il movimento, non per le posizioni statiche.
Lavorare sulla postura significa riportarla gradualmente alla sua naturale libertà e funzionalità. È un gioco lungo, il cui premio principale è un movimento facile e senza dolore.
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